Favole da raccontare ai vostri amici,inventate dal sottoscritto.Vi aspettiamo,io e le favole.

sabato 27 febbraio 2010

Ettore e la medaglia

La medaglia di Ettore era bellissima,era in ottone ed era di colore giallo.Ettore aveva vinto questa medaglia alla gara di sci,era arrivato quarto su 10 ma non era contento lo stesso,perché suo fratello gli aveva promesso una pianta solo se arrivava terzo,secondo o primo,voleva arrivare primo e non voleva arrivare quarto perché ci teneva molto alla pianta e perché secondo lui il quarto posto era una brutta posizione ed era ancora più brutto il posto perché tutti gli altri suoi fratelli erano sul podio mentre lui no.Questa non è una favola ma quello che mi è accaduto questa settimana ma ho capito che l'importante è partecipare.Quando o detto questa cosa a mio fratello e lui per premio mi ha comprato lo stesso la pianta.

giovedì 4 febbraio 2010

Il gigante Laddo




Dopo un po' che non scrivo eccomi da settenne con una nuova favola inventata da me.

Il gigante Laddo
C' era una volta un gigante di nome Laddo.
Un giorno Laddo distrusse il castello del re perchè il re gli aveva distrutto il bosco dove
Abitava .
Così il re mandò 2552 soldati che uccisero Laddo .
Dopo un po' si resero conto che il gigante era il cugino della regina che era partita per un viaggio .
La regina ritornò e tagliò la testa a tutti.

L' astronave:1 gennaio

C' era una volta una enorme astronave.Era un po' diversa dalle altre.Aveva una forma di sfera,il che significa che sembrava un pallone,ma era un pallone un po' acciaccato.Non era una sfera perfetta.Era in viaggio da tantissimo tempo mostrava i segni degli anni e addirittura dei millenni.Trasportava miliardi di persone,ma i primi passeggeri erano morti,e avevano lasciato i posti ai loro figli,una generazione dopo l' altra.Però ogni generazione si dimenticava qualcosa.Ormai nessuno di loro saprebbe dire da dove era venuta e dove andava l' astronave,tanto più che questa astronave non era guidata da un uomo ma andava da sola con una forza interna impressa nella sua materia.I figli dei figli dei figli dei suoi primi abitanti cercano di capire come riesce a funzionare da sola.Da qualche parte in questa sfera queste cose al suo bambino come io le racconto a te.C'era sempre un bambino che credeva che da grande avrebbe scoperto il segreto di Gaia.Gaia era il nome dell' astronave ma certi la chiamavano terra o altri ancora mondo.Quel bambino si addormentava di sera sognando lo spazio infinito e gli pareva di udire la musica celeste che gli cullava il sonno, mentre Gaia avanzava verso una misteriosa destinazione.

Non solo favole inventate

Ho deciso dopo mille indecisioni che non inventerò solo favole,ma pubblicherò anche quelle già esistenti,così non comprate il libro e avete più scelta.